giovedì 15 novembre 2012

Le vecchine gentili delle erboristerie.


Quando entri imbarazzato in un'erboristeria, è molto probabile che ad accoglierti ci sia una vecchia fricchettona. 
Stai attento. 
Se cerchi dell'olio profumato per massaggi, è ancora più probabile che la vecchia si scosti i capelli grigi da davanti agli occhi e ti dica che lei è la meglio esperta che proprio fa un olio che lo essuda lei da una piaga che gli ha guarito Gesù Cristo in persona accompagnato da dodici apostoli tutti con la faccia di Jodorowsky (qualcuno un po' più grasso, qualcuno un po' più magro, qualcuno un po' più donna. Così, per differenziarsi) e che si riapre solo una volta all'anno in concomitanza col miracolo di San Gennaro (la piaga, non Gesù) e costa cinque euro (l'olio, non Jodorowsky) .
E allora tu ti fidi, le dici che: “è perfetto, va bene, bon” e pensi che: "culo, l'ho scampata, è stata discreta" e sei già lì col portafogli in mano quando lei comincia a chiederti se è un regalo, a cosa ti serve e perché, che essenze deve aggiungerci e a quali sei allergico, se è per un massaggio ayurvedico, tonificante, omogeneizzante o agiulfico smirnico tantrico, se ci vuoi le essenze all'arancio amaro - che costa un po' di più - oppure a quello dolce - che costa un po' di meno -. Poi ti guarda un po' stranita, getta gli I-chin della Pimpa e si risponde a metà delle domande da sola - all'altra metà delle domande risponde Jodorowsky, che è comparso col suo corpo astrale nel retrobottega -, poi s'inginocchia su un tappeto verso est e intona un salmo a Buddha Pluvio; squarta un agnello e legge i fondi del fegato dei tarocchi, consulta il manuale degli aruspici democratici di sinistra e ti dice che il tuo terzo chakra è otturato da una puleggia di pelle di pollo e se vuoi conosce un idraulico di Ancona che è transessuale e fa i massaggi shiatsu coi piedi e il pene e te lo può sbloccare, sempre se non sei legato ai Rosacroce che dicono di avere il Graal e in realtà non ce l'hanno, quindi scatenano un turbine di negatività che tappa tre terre e fa perdere il turno alla tua creatura permettendo a Goethe di annientarti col suo 6/6 travolgere.
A quel punto le dici: "si", lasci una caparra di 800 rubli e 1002 rubli, due capre, un maglione della zia Ada, tre nani da giardino con la faccia di Nino Bixio, Zauri e Bin Laden, un calendario pornosoft di Giorgio Mastrota e otto celti, poi fili via promettendo di tornare il giorno dopo.
Rosso in volto, per le strade di Torino, scivoli via incastrando l'asfalto tra sinistri Capossela e pensando che ti è passata qualsiasi voglia di scopare.


1 commento:

  1. Si tratta di una professione molto antica, che è molto importante a mio parere. Trattamento naturale sarà sempre una buona opzione.

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dilla