Le ultime cinque carte
prima di accenderle
ci pensi bene,
ma bene per davvero:
che ti si secchi
la saliva tra le fauci,
le mani ti si sfacciano
in grumi d'ossi,
scuri di pece
ti s'aggomitolino
i polmoni
se le sprechi.
se le sprechi.
se le sprechi.
Non s'incendia
senza un senso
un'oasi di fuoco
nel deserto.
Pagheremo
monete di tosse
per ogni foro
di sigaretta
che abbiamo allargato
sul filato della sera.
Quando
dondolano flaccide
ali di feltro slabbrate
dalle braccia impigiamate
quando
scendono le ghigliottine
di sali&tabacchi
e decapitano
dissonanze cognitive
quando
piangono affamate
di carte sanitarie
le macchine automatiche,
allora
una rizla
diventa
tappeto volante
e vento
e dispensatore d'incenso.
Le ultime cinque carte
rimaste
prima di accenderle
ci pensi bene.