mercoledì 10 settembre 2014

Paura dei tuoni

Oggi al centro estivo,
Al centro tardo estivo 
che si squaglia
Come un ritornello
Nella tazza di temporali
Di settembre,
Oggi un bambino
Sedeva
Abbracciato alle sue gambe
Sulla grattugia d'asfalto,
Lontano dal campo
E dal pallone.
"Ha paura dei tuoni"
Mi dice, l'animatore
mozzicando coi denti 
i labbroni
E la parola "paura"
Incastonata tra rimbalzi
E detonazioni.

Il bimbo rannicchiato
È il più piccolo di tutti
E ha un gemello
Che corre più forte;
Un gemello brutto
Con le gambe un po' storte.

Mi siedo
Gli chiedo
Se vuole disegnare,
Lui dice che si,
Gli porto i pennarelli
E scarabocchiola
Il pullman della nazionale.
Poi m'informa
Che l'Italia fu campione
Di calcio
Del mondo
Ben 4 volte:
Nel '34, '38, '82, '06.
Così disegna stelle
In numero di quattro
Sul fianco del bus,
Stelle gialle,
A forma di Z,
Gonfie e spigolose.
Ammette di non saper disegnare stelle.
Glielo provo ad insegnare.
Niente da fare:
Solo zete spesse
Color pipì di biochetasi.

Gli dico:
Francesco,
Ora vai a giocare
Con tutti gli altri
Con tuo fratello
Con chi ti pare.
Lui non risponde,
Guarda lontano
Quel cielo di cartone,
Le azzurre saette
Come stelle malfatte
Sullo sfondo del campo
Di cemento
Dalle righe incerte
Attraversato dalle traiettorie
Zigozaghe
Di gambe giovani
Sbucciate.

Una corrida di morsi
E bolli
Sudore
E stinchi,
Una macchia di carne ansante
Incurante
Del temporale
Che sta per arrivare.

1 commento:

dilla