domenica 14 settembre 2014

Sedendo sul molo, nella baia


Siedo nel sole del mattino
- siederò ancora qui 
quando sarà sera -
guardo le navi dondolare
sempre più vicine
- le guarderò di nuovo dondolare
quando saranno andate
lontane.

Sono seduto sul molo,
nella baia,
osservo la marea che si ritira,
me ne sto qui seduto
sprecando tempo.
Ho lasciato la mia casa
in Georgia
diretto a Frisco Bay:
non avevo nulla 
per cui vivere
e sembrava che per il momento
nulla
volesse incrociare la mia strada.

Così, semplicemente,
me ne sono andato
a sedermi sul molo,
nella baia,
per vedere la marea
che si ritira.
E niente,
ora son qua seduto
sul molo,
nella baia,
spreco tempo.

Sembra che nulla cambierà
ogni cosa continua a restare
uguale,
non posso certo fare
ciò che dieci persone
mi dicono di fare,
perciò, senti,
penso proprio che rimarrò
uguale.

Siedo qua,
mi riposo le ossa,
e questo caos solitario
non mi vuole abbandonare,
mi tiene compagnia;
ho vagabondato per
3218,668 chilometri
solamente per fare
di questo molo casa mia.

E quindi adesso me ne sto qua,
seduto sul molo,
nella baia,
guardo la marea che si ritira,
già,
seduto qua sul molo,
nella baia,
spreco il tempo
e fischietto.

fii-I fi fifi
fu fiuu fuì 
fefe feefefe
fir-i fi-fiuuu.

(Liberissima traduzione di "Sittin' on the dock of the bay" di Otis Redding)




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dilla