martedì 8 aprile 2014

Sulla costa di mondi sconfinati

Sulla costa
di mondi sconfinati
s'incontrano i bambini.
Il cielo infinito
è immobile
sopra le loro teste,
e l'acqua è inquieta
chiassosa.

Sulla costa
di mondi sconfinati
i bambini s'incontrano
tra grida e danze.
Costruiscono le loro case
con la sabbia
e giocano con conchiglie
vuote.
Intrecciano navi
di foglie avvizzite
e sorridendo
le lasciano galleggiare
sull'immensità
dell'abisso.
I bambini giocano
sul bagnasciuga
dei mondi.

Loro non sanno
come nuotare
loro non sanno
gettare le reti.
I pescatori
di perle
si tuffan
per le perle,
i mercanti
navigano
sulle loro navi;
intanto i bambini
ammucchiano ciottoli,
e poi di nuovo
li disperdono.
Loro non cercano
tesori nascosti,
loro non sanno
gettare le reti.

Il mare
si gonfia di risate,
luccica tenue
il sorriso della spiaggia.
Le onde
portatrici di morte
cantano ballate
insensate
ai bambini,
come una madre
che dondola
la culla
del suo piccolo.
Il mare gioca
coi bambini,
e luccica tenue
il sorriso della spiaggia.

Sulla costa
di mondi sconfinati
s'incontrano i bambini.
Le tempeste vagano
nel cielo senza strade,
le navi s'infrangono
nel mare senza tracce,
la morte è in giro
e i bambini giocano.

Sulla costa
di mondi sconfinati
c'è un grande raduno
di bambini.

(Libera traduzione da Gitanjali, 60, di R. Tagore)


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dilla