lunedì 4 marzo 2013

Il Lupo di Cappuccetto Rosso non lo sa nessuno ma è omosessuale

E il Cacciator ficcando
due dita in gola al Lupo,
che aveva la bocca
spalancata da un cric,
digrignò tra i baffi
alcuni versi buffi
che suonarono così:
"Sputale, speciosa
palla spelacchiata!
Sputale o ti scuoio!
Vomitale o il rasoio!
Rigurgita la Nonnetta,
scacazza Cappuccetta!
Non sono schizzinoso:
scegli pure l'orifizio
che ti riesce facile,
ma escile, ti dico,
sennò ti malefizio!"
E il lupide nel mentre,
l'occhio a palla
il cuore a mille
la pancia capanna
la bocca di colla,
biascicava scivoloso
sciorinava strane scuse
spergiurava senza speme
e sudava fifa e sale
con le nari aperte e tese:
"La giara, cara cacciatara!
garda ca davvara
nan l'ha mangiata ia!
Hai prasa an abbaglia
ia mangia sala
biada a paglia!"
Ma l'Cacciator ch'avea
un diploma radioelettra
in ginecologia sperimentale
conseguito in tutta fretta
per far partorire il suo maiale,
decise ponderando,
e prendendo in considerazione
l'opinione del primario,
per un taglio cesareo.
Allora estrasse il coltellone
dal fodero di cuoio
scamoscio e marrone
e incurante dei
"NA TA PRAGA!
NA TA SAPPLACA!"
iniziò l'operazione
con tatto e dimestichezza
e un po' di liquirizia.

Il travaglio andò bene,
eran due femminucce:
una di 40 chili
e l'altra d'ottant'anni;
un po' sorda quest'ultima,
un po' bionda la prima.
Ma il Lupo fu contento 
contento lo stesso
e sposò il Cacciatore,
il quale, gran signore,
 riconobbe senz'altro
e con ammirevole spregiudicatezza
la paternità della vecchietta
e della Rossa Cappuccetta...
e vissero tutti
a La Spezia.



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dilla