giovedì 4 aprile 2013

Ai confini del peggio

Cara entità aliena
che con occhi
a me incomprensibili
leggi
queste poche righe,
devi sapere
che nell'universo
peggiore possibile
c'è la galassia
più buco di culo
di tutte le galassie,
e in essa galassia
il sistema solare
più buco di culo
di tutti gli ammassi
planetari,
e tra le palle di guano
che ruotano
e ruotano
intorno alla stella
votata all'unisono
su youtube
come la peggiore stella
dell'eternità,
sta una palla
più di guano 
delle altre.
E in questa 
caccola astrale,
nel suo continente 
più macilento,
nello stato
più disastrato,
la regione
più inospitale
ospita la provincia
meno rilevante
che la storia di quella
palla di guano trottante
possa ricordare.
Nel territorio più grigio
della livida provincia,
nel suo comune
più comunemente
aberrante,
nella palestra
più triste
mai vista,
il socio iscritto
meno tonico
sta per mollare
la scorreggiona
più puzzolente
della sua carriera
di scorreggiatore
di scorregge
molto puzzolenti.
Egli, allora,
dribblando le più meste
macchine da palestra
mai fabbricate,
entra nel cesso
più lurido
del continente,
e apprestandosi
alla detonazione
più imbarazzante
e squaqquerona
del suo giovedì
più insignificante,
nota fuori
dalla finestra
più scrostata
mai aperta,
oltre la grata
più arrugginita
mai notata,
sotto la pioggia
più umida
del giorno più uggioso
di quella pessima
primavera,
il più bel ramo 
di fiori bianchi
di tutti i rami 
di fiori bianchi
di tutti gli alberi
che hanno rami
che fanno fiori bianchi
di tutti gli spazio-tempo
che prevedono l'esistenza
di piante siffatte.

Questo per dire,
caro amico alieno,
non tanto o non solo
che c'è bellezza
in ogni dove;
quanto più
che c'è un limite
persino al peggio.
E ora,
- perdona -
finalmente
scorreggio.


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dilla